25/09/2023

Avanza la canonizzazione di don Vendrame

ANS – Città del Vaticano) – Il 19 settembre 2023 è stato consegnato presso la Congregazione delle Cause dei Santi in Vaticano il volume della Positio super Vita, Virtutibus et Fama Sanctitatis del Servo di Dio Costantino Vendrame, Sacerdote Professo della Società di San Francesco di Sales.

La Positio ha avuto come relatore don Szczepan Tadeusz Praśkiewicz, OCD, come Postulatore don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale delle Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, e come Collaboratrice la dottoressa Lodovica Maria Zanet, Collaboratrice della Postulazione Generale. Elementi strutturali della “Positio” – che presenta in modo articolato ed approfondito tutto l’apparato probatorio documentale e testificale riguardante la vita virtuosa del Servo di Dio – sono: una breve presentazione da parte del Relatore; l’Informatio super virtutibus, ossia la parte teologica nella quale viene dimostrata la vita virtuosa del Servo di Dio; i due Summarium con le prove testificali e documentali; la Biographia ex Documentis; le Sessioni ultime e l’apparato iconografico.

Dopo la consegna, la Positio sarà esaminata dai Consultori teologi della Congregazione delle Cause dei Santi. Quindi sarà studiata dai Cardinali e Vescovi della Congregazione delle Cause dei Santi: queste articolate tappe di studio e valutazione permetteranno al Sommo Pontefice, in caso di esito positivo, di dichiarare don Costantino Vendrame “Venerabile Servo di Dio”. Servirà poi un miracolo attribuito alla sua intercessione per aprire la strada verso la Beatificazione.

Tale notizia ha suscitato grande gioia, sia in India, in particolare a Shillong, dove il grande missionario si distinse per la sua opera apostolica ed evangelizzatrice; sia a Colle Umberto (Treviso), paese natale del Servo di Dio, dove da alcuni anni un gruppo di persone si dedica a promuovere la Causa del Servo di Dio che si distinse per il suo zelo apostolico di “conquistatore di anime”, tanto da essere chiamato il San Francesco Saverio del Nord Est India.

Il Servo di Dio don Costantino Vendrame nasce a San Martino di Colle Umberto (Treviso) il 27 agosto 1893, in una famiglia povera e di solidi valori cristiani, provata dalla malattia e alcuni lutti. Costantino avverte giovanissimo la vocazione al sacerdozio ed entra nel 1908 nel Seminario della Diocesi di Ceneda (Vittorio Veneto), per passare poi – nel 1912 – tra i Salesiani a motivo dell’amore per le missioni. Novizio nel 1913, professo temporaneo nel 1914 e perpetuo nel 1920, egli si forma alla vita religiosa attraverso il tirocinio pratico. La Prima Guerra Mondiale lo vede soldato esemplare nella fedeltà alla vocazione. Ordinato sacerdote il 15 marzo 1924 a Milano, riceve il 5 ottobre il crocifisso missionario a Torino, nella Basilica di Maria Ausiliatrice. Parte quindi per il Nord-Est India (Assam) e raggiunge Shillong il 24 dicembre 1924.

Missionario (e quasi sempre parroco) a Shillong-Laitumkhrah, Jowai, Wandi-wash nel Tamil Nadu (India del Sud) e infine Shillong-Mawkhar (dal 1951 alla morte), egli percorre a piedi distanze immense per raggiungere le anime più lontane: si fa povero tra i poveri e tocca i cuori più induriti, accettando col sorriso l’usura delle fatiche e i pericoli della vita apostolica. Attrae a Cristo e alla Chiesa migliaia di anime; musulmani e indù lo stimano vero uomo di Dio. Costretto a un’interruzione forzata durante il Secondo Conflitto Mondiale – cittadino italiano sul suolo dell’Impero Britannico, è recluso con molti altri dapprima sotto custodia dei Gurkha, poi a Deoli, infine a Dehra Dun – rivela in quell’apparente immobilismo una forza che consola e sostiene.

Colpito da artrosi anche alla spina dorsale e provato da dolori lancinanti sino allo svenimento, vive gli ultimi mesi all’insegna di un’offerta totale, ricoverato a Dibrugarh dove muore alla vigilia della festa di San Giovanni Bosco: è il 30 gennaio 1957. I funerali sono un trionfo di fede e gratitudine. Lo aveva accompagnato, in vita, una diffusa fama di santità e segni, ed è stato paragonato a San Paolo, San Francesco Saverio, San Vincenzo de’ Paoli.

Di lui fu detto: «Ricordiamo don Vendrame come un sacerdote che ci ha amato con il cuore di Cristo, caldo e umano, forte e fedele, pronto a dare la sua vita per noi».

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Tratto da: infoans.it