Cammini vocazionali: 3 incontro GR e FaF

Lo scorso weekend, dal 5 al 7 dicembre, i cammini vocazionali ispettoriali di Gruppo Ricerca e Faccia a Faccia hanno vissuto il loro terzo appuntamento annuale, un passaggio significativo all’interno del percorso che accompagna adolescenti e giovani nella scoperta della propria chiamata, secondo lo stile educativo di don Bosco.

Per i ragazzi, l’incontro ha preso il via a Camposampiero il venerdì sera. Ci si è ritrovati attorno a una prima, schietta condivisione di vita, quasi a voler mettere sul tavolo le esperienze reali che i giovani portano con sé, così da creare un terreno comune. Dopo la cena e un tempo semplice di gioco, la serata si è distesa in un momento di adorazione, vissuto come spazio di silenzio e ascolto, per tornare a quell’essenziale che da sempre guida i percorsi vocazionali salesiani.

Il sabato ha rappresentato il cuore dell’esperienza: un pellegrinaggio di 30 km sulla via di Sant’Antonio, da Camposampiero alla Basilica del Santo a Padova. Un cammino fisico ed esigente, che ha permesso ai partecipanti di confrontarsi con il ritmo lento, con la fatica condivisa e con quella preghiera che nasce mentre i passi si fanno regolari e la meta si avvicina. Concluso il pellegrinaggio, il gruppo ha proseguito le attività di formazione e riflessione presso l’Istituto Don Bosco delle Figlie di Maria Ausiliatrice, dove sono state approfondite alcune dinamiche del discernimento, sempre dentro un clima di fraternità e confronto sereno.

La domenica è stata dedicata alle testimonianze, tratto distintivo dei cammini vocazionali. Due figure che hanno abbracciato il carisma di don Bosco in modi diversi ma complementari hanno raccontato la loro esperienza: un docente, ex-allievo salesiano, e un salesiano coadiutore. Le loro parole hanno mostrato come la stessa radice carismatica possa generare percorsi differenti, capaci però di convergere nella passione educativa e nella scelta di vita generosa.

Le ragazze dei cammini vocazionali hanno invece vissuto il weekend presso la Comunità Proposta di Montebelluna, entrando in un contesto pensato per respirare con maggiore intensità il clima salesiano. L’equipe di accompagnamento ha guidato momenti di riflessione e condivisione, alternati a tempi di gioco e preghiera, in un equilibrio che appartiene alla tradizione educativa femminile delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Sono state presentate figure di santità salesiana, in particolare suor Maria Troncatti, esempio limpido di dedizione missionaria. Inoltre, le partecipanti hanno approfondito alcuni temi fondamentali per un serio cammino di discernimento: la preghiera, la vita sacramentale e la guida spirituale, strumenti che la Chiesa offre da sempre per orientare con maturità le scelte di vita.

Il weekend ha confermato ancora una volta la solidità dei cammini vocazionali ispettoriali, capaci di intrecciare tradizione spirituale, vita fraterna e confronto autentico, accompagnando i giovani a guardare con fiducia alla loro vocazione.