Tra l’1 e il 2 dicembre 2025 si è avviato concretamente il passaggio dei confratelli dalla casa “Monsignor Cognata” di Castello di Godego alla comunità “Artemide Zatti” di Mestre. È un momento che interpella tutta l’Ispettoria: un cambiamento atteso, preparato con cura in questi mesi, e vissuto con quello spirito di famiglia che da sempre contraddistingue il nostro modo di stare insieme e di accompagnarci, soprattutto nei tempi di transizione.
L’Ispettore, nel suo messaggio ai Direttori, ha voluto esprimere un ringraziamento sentito “ai salesiani e ai laici che, con grande generosità, hanno lavorato sodo per preparare gli ambienti e organizzare il trasloco”, affidando poi “questo momento di cambiamento e i nostri confratelli anziani alla materna protezione di Maria Immacolata”.
Questa settimana ha segnato il primo passo concreto di una scelta maturata nel tempo e già comunicata lo scorso giugno attraverso una lettera ufficiale dell’Ispettore. In quel testo veniva descritta con trasparenza la situazione della casa “Mons. Cognata”, aperta nel 1998 come luogo dedicato all’accoglienza e all’accompagnamento dei confratelli più anziani e fragili. Negli anni, tuttavia, la gestione di due strutture residenziali analoghe (“Mons. Cognata” e “Artemide Zatti”) si è fatta progressivamente più complessa: difficoltà economiche, crescente fatica nel reperire confratelli adeguatamente formati, un carico organizzativo non più sostenibile per l’Ispettoria. Come riportato nella lettera, “la gestione di queste strutture si è fatta sempre più complicata... ed è emersa la prospettiva futura di avere un’unica casa”.
Dopo un lungo processo di ascolto, confronto e discernimento – che ha coinvolto il Consiglio Ispettoriale, la Consulta dei Direttori e il Rettor Maggiore – si è giunti alla decisione di “puntare su un’unica realtà più facilmente sostenibile dal punto di vista logistico, relazionale ed economico”. Il 3 giugno 2025, il Rettor Maggiore ha approvato formalmente la richiesta dell’Ispettore di procedere alla chiusura della casa “Mons. Cognata”, con decorrenza 1° gennaio 2026.
In queste settimane la comunità “Artemide Zatti” di Mestre è stata riorganizzata e adeguata per accogliere i confratelli in arrivo, così da garantire loro un ambiente sereno, familiare e il più possibile rispondente alle esigenze della vita comunitaria e della cura quotidiana.
La comunità religiosa che sta trasferendosi è composta da:
P. Alessio Mario; P. Bazzoli Giovanni; P. Bertapelle Angelo; P. Bortolato Aldo; L. Durante Ferdinando; P. Lago Elio; L. Molinari Mario; P. Perini Eugenio; P. Remonato Lorenzo; P. Rigoni Michele Inc.; P. Sinigaglia Patrizio; P. Toniolo Sergio; P. Vittori Cesare; P. Zaramella Alessandro.
Non è solo un trasloco. È un passaggio che tocca corde profonde della nostra storia recente. È un tratto di strada condivisa che si conclude e un nuovo tratto che si apre. È anche un segno di responsabilità verso il futuro dell’Ispettoria, chiamata a custodire e sostenere i confratelli più anziani con unità di intenti e con risorse ben orientate.
La lettera dell’Ispettore lo ricordava chiaramente, citando la Parola di Dio: “Portate i pesi gli uni degli altri: così adempirete la legge di Cristo” (Gal 6,2). Su questa linea la nostra Ispettoria continua il suo cammino, con lo stile semplice e concreto che appartiene alla tradizione salesiana: sostenersi, accompagnarsi, restare uniti nelle scelte che chiedono coraggio.
Questo momento, vissuto nel clima della festa di Maria Immacolata, diventa per tutti un invito a camminare con fiducia, certi che ciò che si fa per i confratelli più fragili custodisce il cuore stesso del carisma di Don Bosco.