La 156ª Spedizione Missionaria Salesiana porta una ventata di freschezza e di speranza anche nella nostra Ispettoria Italia Nord-Est. Tra i nuovi missionari inviati ad gentes ci sono due giovani salesiani che hanno scelto di donare la vita al Signore e ai giovani nelle terre di Romania e Moldavia: Musa Ng’andwe, originario dello Zambia, e Humtsoe Zabenthung Dominic, proveniente dall’India. Due storie lontane geograficamente, ma unite dalla stessa passione missionaria e da un’unica chiamata: portare la gioia del Vangelo nello stile di Don Bosco.
Musa, dallo Zambia al cuore dell’Europa dell’Est
Musa proviene dall’Ispettoria Salesiana dello Zambia (ZMB). Fin da ragazzo ha sentito il fascino della vita missionaria grazie alla presenza dei Padri Bianchi nella sua parrocchia. Lì è nata la domanda che lo ha accompagnato nel cammino vocazionale: come si può lasciare tutto – patria, famiglia, amici – per andare in un luogo sconosciuto? Dopo un primo contatto con i frati conventuali, ha scoperto la famiglia salesiana e vi ha riconosciuto il proprio posto. Oggi, inviato alla Delegazione Romania-Moldavia, porta con sé entusiasmo, fede e una grande fiducia nella Provvidenza. «Non ho paura – racconta – perché Dio è fedele e non permette che siamo tentati oltre le nostre forze». Sa che la lingua sarà una sfida, ma è pronto a mettersi in gioco per imparare e farsi vicino ai giovani. Ammira salesiani come don George Chalissery e don Leszek Aksamit, che gli hanno mostrato cosa significa essere presenti con umiltà e dedizione nella vita quotidiana. «Voglio rendermi disponibile ai bisogni della Congregazione e della Chiesa – dice Musa – e accompagnare i giovani nella fede». Alla fine, il suo messaggio ai coetanei è semplice e forte: «È Dio che chiama, e noi dobbiamo rispondere».
Dominic, dall’India al servizio dei giovani romeni e moldavi
Dominic, proveniente dal Nagaland, nel nord-est dell’India, appartiene all’Ispettoria di Dimapur. La sua vocazione missionaria è maturata nel tempo della scuola apostolica, dove incontrava spesso salesiani ad gentes di passaggio: non tanto le loro parole, quanto la loro gioia e il loro zelo lo hanno profondamente toccato. Ha sperimentato la dimensione missionaria anche nella sua Ispettoria, servendo tra le popolazioni indigene del centro I-CARD, dove ha imparato che il Vangelo cresce nella semplicità e nella condivisione della vita. Inviato anche lui in Romania e Moldavia, Dominic si dice sereno e riconoscente: «La volontà di Dio è la mia patria». La famiglia, specialmente la madre, lo accompagna con la preghiera quotidiana. Non ha grandi progetti personali, ma un desiderio chiaro: vivere aperto alla voce dello Spirito Santo, vicino ai poveri e ai giovani. «La vocazione missionaria – afferma – non nasce dall’essere perfetti, ma dall’avere un cuore disponibile e fiducioso».
Un dono per la Delegazione e per l’Ispettoria
Con l’arrivo di Musa e Dominic, la Delegazione Romania-Moldavia riceve due giovani confratelli che portano la ricchezza della loro cultura e della loro esperienza di fede. Il loro entusiasmo e la loro dedizione sono segno della vitalità missionaria della Congregazione, che continua a rispondere all’invito di Don Bosco: “Andate e accendete nel mondo il fuoco dell’amore di Dio”.
Il loro sì è un dono per tutta l’Ispettoria, un invito a riscoprire la bellezza di essere missionari nel quotidiano, là dove i giovani vivono, studiano e cercano senso alla loro vita.