Con l’arrivo dell’estate, le case salesiane del Triveneto si trasformano in fucine di entusiasmo, servizio e formazione. Anche quest’anno, le proposte estive non mancano: Grest, campiscuola, esperienze comunitarie, laboratori educativi e percorsi spirituali accompagneranno migliaia di ragazzi e ragazze, animatori e famiglie.
Sono 23 le opere salesiane che quest’estate organizzano Grest o Estate Ragazzi. Alcune propongono due turni consecutivi oppure riprendono le attività del Grest a fine estate, per un totale di 10 case con una “doppia esperienza”. Nel complesso, verranno offerte oltre 120 settimane di attività in tutto il territorio.
Partecipano:
più di 7.000 ragazzi, coinvolti in esperienze educative, ludiche e spirituali
quasi 2.300 animatori, di cui 500 maggiorenni e 1.800 minorenni
Le giornate vanno dalle 6 alle 14 ore di attività, con una media di 8 ore di servizio offerto ai bambini e alle loro famiglie ogni giorno, senza contare le giornate in cui si va in gita e le serate organizzate per il coinvolgimento dei genitori e dei nonni. Si tratta di un investimento educativo quotidiano importante, reso possibile dall’impegno di centinaia di volontari e responsabili.
Dietro ogni gioco, laboratorio o sfida dell’estate salesiana, c’è un filo rosso educativo che tiene tutto insieme. I Grest 2025 non sono semplici centri estivi: sono veri e propri percorsi formativi, pensati per accompagnare i ragazzi nella crescita umana e spirituale, attraverso storie capaci di parlare alla loro immaginazione e al loro cuore.
In molte realtà, ad esempio, si ripercorrono le vite di santi e testimoni, come Don Bosco, per far emergere la forza di una fede concreta e generosa. Altri Grest scelgono di partire dalla Bibbia, proponendo episodi del Vangelo o figure simboliche capaci di far riflettere sulla bellezza del bene e del servizio.
Non mancano le storie originali, scritte e animate dagli stessi educatori, che mettono in scena valori, relazioni e scelte, creando un mondo su misura per i ragazzi. Alcuni centri si lasciano ispirare dai cartoni animati, come Il Re Leone o Big Hero 6, trasformandoli in strumenti di lettura simbolica e avventura educativa. In altri casi, a guidare l’estate sono pagine di romanzi amati, come Il Piccolo Principe, Eragon o I ragazzi della via Paal, che diventano veri e propri compagni di viaggio per scoprire l’importanza dell’amicizia, della responsabilità, della ricerca del senso.
In tutte queste scelte si coglie la volontà di educare narrando, di offrire storie capaci di interrogare, emozionare, ispirare. Perché ogni bambino, ogni ragazzo, ogni animatore possa trovare – in mezzo ai giochi e alle attività – una traccia di sé, una parola giusta, un segno di speranza.
Una ricchezza narrativa e simbolica che parla alla vita dei ragazzi.
Sono 24 inoltre le case che organizzano campiscuola: luoghi privilegiati di fraternità, crescita, silenzio e gioco. Alcuni centri propongono fino a 10 campi per fasce d’età e cammini specifici, in collaborazione con realtà locali o con altri ambienti dell’MGS.
In 14 case sarà inoltre proposta un’esperienza di vita comunitaria estiva per animatori, maschi e femmine, a settimane alterne o insieme: un segno concreto di spiritualità vissuta.
La formazione è iniziata da mesi, con incontri settimanali, weekend residenziali, percorsi in collaborazione con parrocchie e diocesi. Alcune realtà si sono preparate da settembre, con decine di incontri formativi. Durante l’estate, sarà attivato il consueto PIT-STOP degli animatori, occasione di rilettura, formazione continua e cura del cuore.
In un tempo segnato da individualismo e frammentazione, l’estate salesiana è un segno profetico: comunità che si mettono al servizio, giovani che educano altri giovani, adulti che accompagnano con fiducia. È la Chiesa in uscita che si fa “cortile di casa”, dove la vita cresce, si intreccia, e si apre alla speranza.
Buona estate, a chi la costruisce ogni giorno con il cuore.