Da oltre cinquant'anni, l'associazione TGS Eurogroup, promossa dall'Ispettoria Salesiana "San Marco" Italia Nord-Est (INE), traduce il carisma di Don Bosco in esperienze di viaggio e studio all'estero. Non si tratta semplicemente di soggiorni linguistici, ma di veri e propri percorsi di crescita integrale per i giovani, fondati sul Sistema Preventivo. La mission è sempre la stessa: offrire un "cortile" che si allarga ai confini del mondo, dove i ragazzi possano crescere come "onesti cittadini e buoni cristiani", cittadini del mondo aperti all'incontro e al dialogo. L'estate 2025 ha visto questa promessa rinnovarsi attraverso tre esperienze distinte ma unite dalla stessa anima: Malta, Irlanda e Gran Bretagna.
Il progetto TGS Eurogroup si articola in un cammino graduale, pensato per accompagnare le diverse età e i crescenti bisogni di autonomia dei ragazzi.
Al di là delle destinazioni, ciò che emerge dai racconti di studenti e genitori è la concretezza di uno stile educativo che si poggia su tre pilastri.
La "casa che accoglie" è stata il primo, grande dono. Si è manifestata nell'affetto delle famiglie ospitanti in Inghilterra, descritte dai ragazzi come una "seconda famiglia"; nella familiarità degli ambienti salesiani di Malta; e nella forte unione comunitaria creatasi nel campus irlandese.
La "scuola che avvia alla vita" va oltre l'apprendimento della lingua. L'obiettivo è formare alla cittadinanza attiva e globale. Un esempio lampante è stata la visita al Parlamento Irlandese a Dublino, con l'incontro diretto con un suo membro, e l'esperienza immersiva a "Europa Experience", presidio del Parlamento Europeo. Attività, queste, che si collegano direttamente al progetto decennale di TGS Eurogroup per la cittadinanza europea, TGS18+.
Infine, il "cortile per incontrarsi da amici". Nessuna esperienza salesiana è tale senza la dimensione della comunità e dell'animazione. Il cuore pulsante di ogni gruppo sono i Leader TGS Eurogroup, giovani animatori preparati secondo lo stile educativo di Don Bosco. A garantire la linfa e l'identità salesiana è la presenza costante, all'interno di ogni staff, di un Salesiano Cooperatore (o Salesiana Cooperatrice) e/o di un sacerdote salesiano, che offrono un punto di riferimento umano e spirituale per tutto il percorso.
E i frutti di questo impegno educativo? Emergono con forza dalle parole dei partecipanti.
Dal lato degli studenti, il coro è unanime: ciò che resta nel cuore, al di là dei luoghi visitati, sono le nuove amicizie e l'unione del gruppo. In tanti sottolineano la crescita personale, la scoperta di una maggiore autonomia e indipendenza e la consapevolezza di aver vissuto un'esperienza indimenticabile che li ha aiutati a uscire dal proprio guscio.
Per gli studenti l'esperienza TGS si rivela molto più di un semplice viaggio, ma un'autentica avventura umana che "ha creato dei legami stupendi" e ha permesso ai ragazzi di "crescere molto". Il successo di questo percorso si fonda sulla forza dello "stare insieme" e sul costante "impegno che i leader ci hanno messo", creando un ambiente di supporto unico. In questo clima di fiducia, gli studenti hanno potuto mettersi alla prova, scoprendo una nuova "consapevolezza di me stesso (cosa posso fare se ci provo)". È un'esperienza che lascia un'impronta indelebile, "qualcosa che non si dimentica".
Questo percorso di crescita è confermato con gratitudine dai genitori, dai quali emerge un sentimento unanime di fiducia, la "tranquillità nel saperlo in ottime mani", che nasce da un'“organizzazione meticolosa e sempre sulle orme del Progetto Salesiano”. Viene apprezzata un'"esperienza a tutto tondo" che bilancia "preparazione linguistica, convivialità, condivisione e sicurezza". I genitori riconoscono che "[Voi] curate ogni aspetto dell'esperienza con affetto e competenza", favorendo "l'esperienza di gruppo, così importante per gli adolescenti". La prova definitiva del successo è l'impatto sui figli, riassunto perfettamente da un genitore: "Il grande entusiasmo con cui è tornata a casa mia figlia e il grande dispiacere di avere concluso l'esperienza".
Al termine di queste settimane, i ragazzi non tornano a casa solo con un inglese più fluente, ma con un bagaglio di amicizie, una maggiore consapevolezza di sé e del mondo, e con nel cuore un'esperienza di Chiesa viva e accogliente. Un piccolo pezzo del sogno di Don Bosco che, anche quest'estate, si è fatto realtà.
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Tratto da: tgseurogroup.it