01/04/2024

Foglio bianco?

Carissimi tutti,

anzitutto un caro augurio di BUONA PASQUA! Riprendo a questo proposito quanto ha scritto papa Francesco ai giovani lo scorso lunedì, in occasione del 5 anniversario dalla pubblicazione della Christus Vivit:

“Cristo vive e vi vuole vivi! [...] Quanto vorrei che questo annuncio arrivasse a ciascuno di voi, e che ognuno lo percepisse vivo e vero nella propria vita e sentisse il desiderio di condividerlo coi suoi amici! Sì, perché voi avete questa grande missione: testimoniare a tutti la gioia che nasce dall’amicizia con Cristo”.1

Questo invito del papa, rivolto ai giovani, ma prima di tutto a noi, possa essere messo in pratica nella nostra missione pastorale: annunciare Cristo vivo, amico nostro, compagno di viaggio nel corso della nostra esistenza.

IL TEMA: RI-DISEGNO E RI-DIMENSIONAMENTO

Nel corso di questi mesi, abbiamo avuto modo di riflettere e lasciarci provocare dai 5 temi del Capitolo Ispettoriale 8. Oggi il focus è sull’ultimo tema, che ha per titolo: “Ridisegno e ridimensionamento”. 

Nasce in me spontanea la domanda: cosa vuol dire ri-disegnare e ri-dimensionare? 

Il prefisso “ri”, posto davanti ai verbi, esprime ripetizione, duplicazione o ritorno a una fase anteriore e quindi azione opposta; può avere valore intensivo o dare un significato nuovo al verbo originario… (così ci insegna la Treccani).  

Ma che cosa vuol dire, per noi, a livello pastorale: ri-disegnare e ri-dimensionare? A livello ispettoriale questi due termini si riferiscono sia alle opere salesiane, che alle attività pastorali (che sono intrecciate tra loro). Ora, il focus vorrei che fosse a ciò che ci spetta in questo ambito: ovvero le attività pastorali, più che le strutture. 

L’ARTE DEL DISEGNO

In questi giorni sto leggendo un bel libro, da poco uscito in libreria, dal titolo: “Gli occhi di Monna Lisa”2, un libro che mi sta facendo riscoprire la bellezza dell’arte, attraverso la spiegazione di varie opere esposte nei più famosi Musei di Francia. A parte la storia in sé (che offre molti spunti di riflessione), quello che mi fa pensare è che ogni artista ha dato via al suo capolavoro partendo da un foglio bianco e da una realtà che voleva rappresentare (fosse una persona, un paesaggio, un evento…). In alcuni casi ci sono stati anche degli autori che hanno aiutato o ri-toccato le opere iniziate da qualcuno. In altri casi ci sono state delle opere che sono state ri-prodotte (come copie) oppure ri-disegnate secondo il proprio punto di vista, in modo simile, ma completamente nuovo. 

IL DISEGNO DI DON BOSCO E DEI SUCCESSORI …  TRA CUI NOI!

A partire da questa pro-vocazione mi piace pensare che anche noi, nelle nostre attività pastorali, stiamo portando avanti un disegno abbozzato da don Bosco. Lui stesso ci ha detto:  “Io abbozzo, voi stenderete i colori”, e ogni nostra attività è un’opera d’arte composta a più mani. Ma… cosa stiamo disegnando? Che forma stiamo dando alle nostre opere? 

Certamente, sulle spalle abbiamo il “peso” di opere che ci sono state consegnate dal passato su cui continuare a stendere i colori, ma abbiamo anche tele bianche che aspettano di essere iniziate con forme e modalità nuove. Forse dobbiamo avere il coraggio di appendere al muro i giganteschi quadri del passato, da cui guardare e imparare molte cose, e iniziare a dar vita a nuove attività che sappiano cogliere i ritratti del presente e soprattutto guardare profeticamente ai giovani del futuro

LA FONTE DI ISPIRAZIONE

Chi ci potrà aiutare a fare questo? forse solo stando con Cristo vivo, davanti a Lui, sapremo cogliere l’ispirazione per delineare su un foglio bianco nuove forme e nuove modalità per le attività pastorali che sappiano intercettare gli occhi dei giovani e cogliere nei nostri quadri la bellezza che li rappresenta. Stare davanti a Cristo vivo significa non solo stare davanti al tabernacolo, ma saper stare davanti a tutti quei giovani crocifissi del nostro tempo, quelli che incontriamo nei nostri cortili e anche - soprattutto - quelli che non riusciamo ad incontrare perché fuori dai nostri recinti. Dobbiamo avere il coraggio di andare a cercare i giovani lì dove si nascondono per dare voce e volto a loro, nei nostri quadri. 

Sempre Gesù ci ricorda inoltre l’importanza di saper stare sul vecchio e il nuovo quando ci ricorda che “il vino nuovo va messo in otri nuovi” (Lc 5,38) e che non è venuto ad abolire la Legge e i profeti, ma a dare compimento all’opera iniziata dal Padre fin dalla Creazione del Mondo (cfr. Mt 5,17-18). Dunque, quello che siamo chiamati a fare è saper portare avanti il carisma salesiano attraverso nuove modalità di azione, capaci di cogliere la sete di spiritualità, di senso e di bellezza che ciascun giovane porta con sé. 

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don Emanuele Zof

DELEGATO PG - INE

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Messaggio del Santo Padre ai giovani nel 5° anniversario dell'Esortazione Apostolica post-sinodale “Christus vivit”, 25.03.2024

2 T. Schlesser, Gli occhi di Monna Lisa,Longanesi, 2024; “Lisa ha dieci anni e vive a Parigi con i genitori quando un giorno, all’improvviso, i suoi occhi smettono di vedere. I primi accertamenti al pronto soccorso non rilevano nulla di anomalo e dopo qualche ora di angoscia la vista sembra tornata. L’oculista è convinto che la bambina necessiti di un consulto psichiatrico, ma il nonno di Lisa, Henry, un vecchio burbero e determinato, è di tutt’altro avviso: se la bambina rischia di perdere la vista, l’unica vera urgenza è mostrarle tutto ciò che di più bello l’uomo ha creato. E così, ogni mercoledì il nonno accompagna la nipote a visitare alcuni tra i più importanti musei del mondo: il Louvre, il Museo d’Orsay, il Beaubourg sono scrigni di meraviglie che si schiudono davanti allo sguardo di Lisa e della sua specialissima guida. Osservando incantati le cinquantadue opere che scandiscono il romanzo, scoprendo la cifra stilistica di un artista, commuovendosi davanti all’ineffabile spettacolo di un Leonardo o di un Degas, di un Botticelli o di un’installazione di Marina Abramovic, nonno e nipote compiono un viaggio nel mistero della bellezza, nell’enigmatica capacità dell’arte di mettere a nudo l’animo umano, che cambierà la vita di entrambi. E insieme anche la nostra”.