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14/06/2025

Undici nuovi diaconi alla Crocetta: segni viventi del servizio di Cristo

Valdocco, 14 giugno 2025 — Basilica di Maria Ausiliatrice

Con gioia e gratitudine, l’Ispettoria Salesiana ha vissuto un momento di grazia e speranza: undici confratelli salesiani studenti della Crocetta sono stati ordinati diaconi nella Basilica di Maria Ausiliatrice. A presiedere la celebrazione è stato Mons. Alessandro Giraudo, Vescovo Ausiliare di Torino, in un clima di grande solennità e familiarità carismatica.

Tra gli ordinati, anche don Antonino Mazara, appartenente alla nostra Ispettoria INE, che ha ricevuto l’imposizione delle mani e il Vangelo del servizio con emozione e consapevolezza.

Il ministero del diaconato: un nuovo volto dell’appartenenza

Don Antonino, intervistato poco prima dell’ordinazione, ha condiviso con sincerità il significato di questo passo nella sua vocazione salesiana:

"Il diaconato aggiunge una nuova sfumatura a questo cammino: quella del servizio. Mi colpisce molto che, dopo aver detto “di chi sono” nella professione perpetua, la Chiesa mi orienti subito verso il “come” voglio vivere questa appartenenza. È un ministero che profuma di pecore, direbbe papa Francesco!"

Parole che riflettono una visione pastorale incarnata, concreta, fatta di gesti e presenze semplici ma carichi di Vangelo. Don Antonino evidenzia con forza come il diaconato, pur essendo tappa verso il presbiterato, sia già pienamente “ministero della missione”:

"Mi introduce in alcuni gesti della grazia dell’Ordine: benedire, battezzare, accompagnare le coppie nel matrimonio, servire all’altare e annunciare il Vangelo. Annunciare la Parola di Dio mi emoziona, ma mi provoca anche una certa vertigine: non si tratta solo di parole, ma di servire davvero la Parola che salva."

Un cuore pronto alla chiamata

Non è mancato, nel suo racconto, un riferimento ispirante alla figura di Papa Leone XIV:

"Mi ispira molto: da un giorno all’altro ha lasciato tutto per andare a Roma, e lì è rimasto per sempre. Senza tornare indietro, senza prendersi del tempo. Ha semplicemente risposto alla chiamata. Vorrei vivere così anch’io il mio ministero diaconale: con prontezza, disinteresse e libertà, lasciandomi mettere dove serve, per il bene delle anime."

Una Chiesa che cresce nel servizio

L’ordinazione diaconale non è solo un evento personale: è segno di una Chiesa che si rinnova nel servizio, che affida ai suoi ministri il compito di abitare il mondo con lo stile del Vangelo. Per noi salesiani, è anche un segno forte della fecondità della vocazione, della bellezza di una vita donata interamente ai giovani e al Regno.

Accompagniamo con la preghiera questi undici fratelli nel loro ministero, certi che saranno segni viventi di carità, strumenti di comunione, servitori del popolo di Dio.