Il primo appuntamento del cammino MGS Triennio ha riportato a Padova quella cifra tipica dell’esperienza salesiana che, da sempre, sa mettere insieme il quotidiano e il Vangelo, il gioco e la preghiera, la concretezza e la profondità. Nella casa Don Bosco, dove generazioni di giovani hanno imparato ad ascoltare la vita e a misurarsi con la Parola, un centinaio di adolescenti del Triveneto ha vissuto due giorni densi, ben scanditi e pensati per farli entrare nel tema centrale del percorso: riconoscere la voce di Dio tra i rumori della giornata.
L'equipe del cammino ha scelto come filo rosso il racconto di Samuele (1Sam 3,1-21), un testo che nella tradizione salesiana torna spesso proprio perché insegna un metodo: ascoltare, distinguere, rispondere. Un approccio semplice, operativo, collaudato nel tempo e reso attuale attraverso attività mirate, strumenti pratici e un ritmo che alternava movimento, silenzio e confronto.
L’ingresso in casa Don Bosco è avvenuto con il classico stile familiare: merenda puntuale e un gioco di gruppo per sciogliere il ghiaccio. Un modo tradizionale ma sempre efficace per creare clima, allineare le aspettative e mettere tutti sullo stesso binario. Subito dopo, gli animatori hanno guidato attività formative distinte tra maschi e femmine. Dopo la cena e un altro tempo dedicato al gioco che crea familiarità, la giornata si è chiusa con una veglia curata nei contenuti e nella forma. Silenzio, Parola, adorazione e la ripetizione semplice ma incisiva della frase “Parla, Signore, che il tuo servo ti ascolta” hanno permesso ai ragazzi di entrare nel cuore del tema.
La mattina della Domenica si è puntato ancora di più sulla dimensione operativa. Uno spezzone video per aprire la riflessione, due stand formativi, un breve tempo di deserto e la condivisione in piccoli gruppi hanno portato i ragazzi a tradurre l’ascolto in scelte reali.
La celebrazione eucaristica conclusiva, preparata con cura da animatori e musicisti, ha riconsegnato alla comunità il senso del cammino: ascoltare la Parola, riconoscerla nella vita di tutti i giorni, e farlo insieme.